Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa | |||||
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Trento, 13 novembre 2007 Al mattino si fanno sentire le associazioni femminili, sostenute dall'assessore alle pari opportunità, Iva Berasi (Verdi), al pomeriggio è la volta del tavolo trasversale, organizzato dalla vicepresidente della Provincia, Margherita Cogo (Ds), a cui siedono esponenti politiche di centrodestra e centrosinistra, che questa estate hanno deciso di unire le forze per sostenere il disegno di legge per garantire la quota di genere del 50% nelle liste elettorali e altre iniziative per promuovere la presenza delle donne in politica e nelle istituzioni. Berasi e Cogo hanno escluso entrambe che vi fosse una contrapposizione tra le due conferenze stampa organizzate nella stessa giornata e non concordate - in fondo tutte e due le iniziative hanno lo stesso obiettivo - ma certo non è stato simpatico vedere come le due donne della giunta Dellai (Marta Dalmaso non si è inserita nella partita) ieri si siano un po' pestate i piedi invece di collaborare. Ad ogni modo, la riunione del tavolo politico si è concentrata sulla denuncia di una situazione drammatica presente nelle amministrazioni comunali trentine. «In 60 comuni su 223 - ha spiegato Margherita Cogo - non c'è neppure una donna in giunta e qualche mese fa avevamo inviato una lettera a queste amministrazioni per chiedere che venga attuata la legge regionale in vigore dal 2005 che stabilisce che invece sia garantita la rappresentanza femminile. Hanno risposto solo 5-6 comuni. E addirittura in un caso ci hanno risposto due donne consigliere comunale che spiegavano di essere state loro a non volere entrare in giunta per la difficoltà di conciliare questo impegno con famiglia e lavoro, ma questo è grave perché dovrebbero essere le donne che fanno politica le prime a impegnarsi fino in fondo perché i comuni creino le condizioni e i servizi perché si possa conciliare lavoro, famiglia e politica». Al tavolo politico siedono tra le altre Gabriella Maffioletti (Lega nord), Annalisa Orsi e Chiara Casagranda (Margherita), l'onorevole Laura Froner e Aida Ruffini (Ds), Fabrizia Bort (Leali), Claudia Povoli con Liliana Inchiostri e Maddalena Pegoretti (Forza Italia), Vanna Vannuccini (Circolo delle libertà concilio di Trento), Angela Varner (Udc) e insieme hanno deciso di organizzare a gennaio un incontro con tutte le donne consigliere comunali elette in Trentino per parlare del problema della rappresentanza femminile negli esecutivi, considerato anche il fatto che molti statuti comunali non hanno recepito la prescrizione di legge o lo hanno fatto in modo ambiguo. Intanto, l'assessore Iva Berasi, insieme alla Commissione pari opportunità, ha deciso di inviare una proposta di mozione a tutti i consigli comunali perché, spiega: «Negli statuti delle nuove Comunità di valle, che si stanno elaborando, venga prevista una rappresentanza delle donne non inferiore al 30% negli organismi della Comunità». Altro problema affrontato ieri dal tavolo politico è stato quello della violenza sulle donne. Il coordinamento ha deciso di proporre un disegno di legge che dia le risorse e gli strumenti - come la disponibilità di alloggi per le donne che denunciano violenza in famiglia e si devono allontanare da casa, o assistenza psicologica e legale adeguata - per permettere alle donne di avere la forza di sottrarsi agli abusi. «Verranno valutati - sottolinea Gabriella Maffioletti - gli esempi di una legge del Friuli Venezia Giulia, proposta da Lega e An, e una dell'Alto Adige». Questo fronte di donne di diversi partiti si mostra determinato a farsi sentire perché il diritto-dovere delle donne a partecipare, al pari degli uomini, alle decisioni che riguardano il futuro della società trentina possa realizzarsi come avviene in tutte le democrazie che possono definirsi tali.
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IVA BERASI |
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